venerdì 29 agosto 2008

In USA censurato in Italia "consentito". Cose che non ti aspetti, ma che se ci pensi bene...

Non me lo aspettavo e non saprei se esserne felice o meno. Sto parlando dell'ultimo film di Richard Gere, "Identità di un delitto" (titolo originale "The Flock"), costato la bellezza di 35 milioni di dollari! Un investimento mal ripagato, dato che "la commissione della censura" statunitense lo ha giudicato inadatto agli under 17, a causa di "contenuto perverso, sessualità aberrante, violenza eccessiva e linguaggio volgare". Risultato: i produttori decidono di destinarlo al noleggio (o alla vendita) DVD. Ben poca cosa certo. Ma ciò che non ti aspetti è che in Italia il film, uscito ad Agosto, è al sesto posto degli incassi settimanali. Forse in voi (come in me quando lessi la notizia) si sta illuminando una speranza, forse, penserete, se da noi il film in questione è in proiezione nei cinema, siamo un pò più liberali. E INVECE NO. Infatti il moderato successo del film ai botteghini italiani è, diciamolo, molto relativo: anche da noi il film è stato vietato, e per giunta ai minori di anni 18. Molto più semplicemente questo divieto non ha impedito al distributore italiano di fare arrivare il film al cinema. Non importa se la censura del film è stata giusta o ingiusta (secondo me ingiusta, ma...), il fatto è che negli USA un divieto è stato rispettato, in Italia no. Il fatto è che negli USA la censura esiste, ma almeno ha un nome, appunto quello della "commissione". Non so se potrei dire lo stesso per il nostro paese.

giovedì 28 agosto 2008

“…SONO LA VOCE DELLA TUA COSCIENZA!…” - “scusa, non sento, sono sordo da quell'orecchio…”

Vivere… che cosa semplice… Vivere bene… che difficoltà… Vivere coscientemente… che impresa!

In questi ultimi giorni ho spesso pensato ad un tema molto complesso e variegato, difficile da esprimere in poche pagine di block notes, delicato da affrontare ma impossibile da trascurare…

Mi sono chiesto, ha ancora un senso continuare a sperare, con uno slancio di puro e gratuito ottimismo, in una presa di coscienza storica e civica da parte delle nuove generazioni?

Una cosa è certa: la coscienza non è una dote innata, ma non è neppure facile da acquisire, soprattutto in un contesto dove le pubblicità e le mode sembrano allontanarla sempre più dall’ideale nucleo dei requisiti fondamentali del viver civile. Soprattutto la coscienza storica, spesso e volentieri dimenticata o sottovalutata nonostante la sua estrema importanza nella vita di ogni uomo e cittadino!

Magari, oggi come oggi, si potrebbe pensare “perché mi dici che la coscienza storica è così importante?”…

Molto anzi troppo semplicisticamente, potrebbe venire da rispondere “ per imparare dagli errori del passato”, e ciò non è sbagliato, ma è troppo riduttivo, la matassa è molto più intricata. La vera coscienza storica (dove si intende indicare con “storica” anche quella civile e quella moderna) consta di svariati punti di osservazione, a cominciare da quello geo-politico e bellico mondiale, ma anche e soprattutto da quello di tipo economico, senza dimenticarsi di quello sociale e culturale regionale, e, ultimo ma non ultimo, quello politico locale (gli ultimi due sono i più immediati da riscontrare nella nostra quotidianità).

Una piena e completa conoscenza, seguita dalla comprensione (coscienza) di ciò che determina giornalmente chi siamo, dove viviamo e come lo facciamo, ci aiuta a discernere sempre cioò che è meglio per sé stessi e per gli altri, e a capire quali azioni vanno a vantaggio o svantaggio nostro o degli altri.

Detta così sembra una cosa semplice, scontata, banale, eppure c’è qualcosa che non va!

La questione è una: la coscienza è conoscenza, e l’intelletto ne trae giovamento, però “purtroppo” una persona che pensa è una persona da eliminare!

Quando si ha il cervello che sa ragionare che è supportato dalla conoscenza di ciò che ci sta intorno senza che le lenti colorate deformanti dell’odierna informazione lo depistino, quel cervello sarà difficilmente influenzabile, restio a farsi controllare e (tele)comandare.

Una delle cose che ci insegna la storia è che in tempi non molto antichi, ma da molti (purtroppo) dimenticati, il Fuhrer Adolf Hitler, nella sua lucidissima follia, fu in grado di racimolare in relativamente poco tempo una miriade di assenzi grazie alla pressione psicologica e dal condizionamento mentale propinati a tappeto tramite le radio (i maggiori media del tempo, paragonabili per importanza all’odierna rete internet), senza troppo bisogno di messaggi subliminali, ma fornita scientificamente, subdolamente, dimostrando (mio mal grado sono costretto ad ammetterlo) uno straordinario ingegno, destinato purtroppo a fare scuola anche in età più moderna. Dopotutto quasi tutti gli aspetti della nostra contemporanea realtà trovano radici dirette in quel periodo storico, così socialmente buio ma così socialmente florido di idee nel bene o nel male geniali, che fu la metà del XX secolo

Ma, tornando ai giorni nostri, come si è evoluta l’esperienza tedesca fino ai giorni nostri?

Il trucco è molto semplice e presto svelato: il teleutente ha facoltà di scegliere il canale da guardare, ed in questa maniera si crede libero, ma è il direttore di rete in prima persona a scegliere quello che il suo canale deve trasmettere ogni minuto. Con il passare del tempo il teleutente medio si abituerà a vedere ciò che gli viene propinato, e, poiché l’uomo è tendenzialmente un animale curioso, si appassionerà tanto alla programmazione giornaliera della rete (non solo quella di un canale, tutta la rete in generale, in chiaro, con il canone o pay per view che sia) che non potrà farne a meno, e si sorbirà pure le ipnotiche pubblicità mandate in serie ad intervalli regolari, nella maniera più mnemonica possibile. Ed il mondo di internet, per quanto la libertà informatica garantisca pregi oltre che difetti, non è molto diverso.

La televisione è l’oppio dei popoli industrializzati che vivono nell’era del consumismo, e sono soprattutto quelli del cosiddetto “primo mondo” che ne fanno quotidianamente uso e abuso, andando regolarmente in overdose… ma questa è un’overdose che non uccide di colpo, ma che si sviluppa lentamente, ma incessantemente, dentro di noi, come un cancro telematico resistente a qualsiasi tipo di chemio terapia conosciuta.

Ma, tornando alla coscienza, sia storica che civica, a chi conviene evitare che si sviluppi un popolo cosciente?

Paradossalmente, a chi la coscienza storica ce l’ha ben radicata in sé, e che quindi sa come gestire ogni particolare della vita altrui oltre che della propria… a chi dalla sua conoscenza trae profitto personale e non globale… a chi mira al potere o al portafogli (e l’uno non esclude l’altro)… insomma, praticamente chiunque sta un gradino sopra la media per “importanza” politico-finanziaria.

“Homo homini lupus” è un concetto ormai superato, ai giorni nostri la sopravvivenza del più “forte” prevede non più l’abbattimento, quanto lo sfruttamento del più “debole”.

Chi ha una “posizione privilegiata” e non se ne approfitta non è un bravo cittadino, no, lui è un santo.

Ma in Italia, nell’Italia di poeti, santi e navigatori, di santi se ne trovano meno che idraulici a ferragosto… e anche quegli idraulici comunque andrebbero santificati subito!


Scherzi a parte, in queste condizioni anche ad una iena come me passa spesso la voglia di sorridere…

…cordialmente Vostro, la iena…

sabato 23 agosto 2008

Dalla Cina la via della saggezza secondo Lao Tzu

Osservando tutta l'attenzione dedicata in questi giorni al "fenomeno Cina", mi sono fatto l'idea che si sta come perdendo la possibilità di addentrarsi, o anche solo di soffermarsi, su quella che è la più antica ricerca di saggezza e di perfezionamento interiore della storia del pensiero umano: mi riferisco alla filosofia cinese di Lao Tzu. Si tratta a dire la verità di un personaggio sulla cui veridicità storica si dibatte, ma è probabile che sia vissuto nel V sec a.C. Essendo bibliotecario imperiale, pare che sia entrato in contatto con Confucio, e secondo alcuni ha esercitato influssi nella dottrina del Confucianesimo. Ad ogni modo un giorno decise di partire verso Occidente con il suo bufalo. Giunto al posto di guardia di Hangu, un ufficiale, di nome Yixi, lo riconobbe, e gli chiese di lasciare qualche scritto sulla sua filosofia prima di andarsene. Fu così che Laozi scrisse il Tao Te Ching, la prima e unica opera scritta del filosofo, della quale vi propongo un estratto. Laozi ripartì e scomparve senza essere mai più visto nelle distese desertiche. Ho dimenticato di dirvi che Lao Tzu è un soprannome che può essere tradotto come "il Venerabile Maestro o il Vecchio Maestro".

LXXVIII - PORTARE IL FARDELLO DELLA SINCERITÀ

Nulla al mondo è più molle e più debole dell'acqua
eppur nell'abradere ciò che è duro e forte
nessuno riesce a superarla,
nell'uso nulla può cambiarla.
La debolezza vince la forza,
la mollezza vince la durezza:
al mondo non v'è nessuno che non lo sappia,
ma nessuno v'è che sia capace di attuarlo.
Per questo il santo dice:
chi prende su di sé le sozzure del regno
è signore dell'altare della terra e dei grani,
chi prende su di sé i mali del regno
è sovrano del mondo.
Un detto esatto che appare contraddittorio.

martedì 19 agosto 2008

La soluzione italiana a tutti i problemi

Ricordate la famosa crisi dei rifiuti di Napoli? Si quella che, a detta di alcuni onorevoli politici, non c'è più? La giunta comunale ha annunciato che (squilli di trombe) per risolvere definitivamente il problema, anche per il futuro, verranno aumentate le sanzioni (+ 200%!) per chi non si adopera nella raccolta differenziata. Ok se è una presa in gira, qualcuno me lo dica ora. Non mi offendo. Ma sbaglio oppure il problema di Napoli e di altre città è che, sebbene alcuni onesti cittadini dividano i rifiuti per genere, poi questi vengano nuovamente mischiati nelle discariche, rendendo inutile la raccolta dei rifiuti, che a questo punto diventa indifferenziata???
Delle due, una: O codesti illustri signori dormivano quando telegiornali e quotidiani denunciavano il fatto che, alla fine del processo di raccolta, carta vetro e plastica ritornavano tutti insieme, rendendo inutile il lavoro di differenziazione dei cittadini, oppure erano i media che non dicevano la verità. A voi la scelta.

La linea adottata dal comune di Napoli evidenzia numerosi punti di contatto con altre vicende italiane. Ad esempio il balzo agli onori della cronaca delle morti sul lavoro, un problema che molti, sempre e comunque a parole, hanno proposto di risolvere inasprendo le leggi sulla sicurezza nelle fabbriche. Non ci vuole un genio, ma semplicemente un individuo che abbia una mente sufficientemente legata alla realtà, per capire che se le attuali leggi sulla sicurezza non vengono rispettate, non verrano rispettate neanche dei provvedimenti più duri, che magari implicano dei costi maggiori per gli imprenditori. Come a Napoli, così anche per le morti bianche, si è optato per la classica "soluzione all'italiana", ossia dei procedimenti rattoppati, burocratici che, anzichè risolvere alla base i malfunzionamenti, si limitano a punire più aspramente chi continuerà a commettere infrazioni. Non risolvere i problemi, ma soltanto punire chi trasgredisce. Giusto, certo. Ma intanto il danno sarà già stato fatto.

sabato 16 agosto 2008

Perchè si festeggia il "ferragosto"?

Colgo l'occasione per augurare un buon ferragosto a tutti i nostri lettori. State pian piano aumentando, e ciò mi stimola. Anch'io ho festeggiato il ferragosto e durante la lunga notte in spiaggia, tipicamente insonne, in uno dei rari momenti di tranquillità mi sono chiesto a chi noi italiani dobbiamo l'onore per l'istituzione di questa festività, di cui nel tempo si sono dimenticate le origini, pur essendo molto diffusa in Italia (sicuramente più attesa della festa della Repubblica...). Letteralmente deriva da "Feriae Augusti", (anche se, la festa possa aveva radici più antiche legate al Ratto delle Sabine e all'Assunzione di Maria), ossia un periodo in cui l'imperatore romano Ottaviano decise di concentrare numerose festività estive minori: sicuramente i romani, che non erano certo famosi per la loro voglia di lavorare, gliene furono molto grati. Brevemente, queste feste accadeva segnavano la fine del periodo del raccolto e i lavoratori porgevano auguri (in latino "Bonas feriae Augusti" da cui il nostro "buon ferragosto") ai padroni, ottenendo in cambio una mancia. I festeggiamenti erano piuttosto lunghi e prevedevano corse di cavalli in età romana, processioni con l'affermarsi del cristianesimo a Roma e combattimenti di tori in un periodo successivo.

martedì 12 agosto 2008

Messaggi subliminali: esistono veramente?

Girovagando per la rete ho trovato molti siti, pronti a giurare circa presunti complotti, secondo i quali i messaggi subliminali siano un modo di indirettamente controllare la mente umana. Io, lo dichiaro subito, solitamente non credo ai complotti, per il semplice fatto che, se esistesse un complotto, nessun blogger o giornalista o comune cittadino ne verrebbe a conoscenza. Tuttavia, dal momento che sono sempre interessato nei confronti delle opinioni altrui, ho passato una nottata insonne a "rovistare" tra gli innumerevoli esempi di messaggi subliminali. Ho così visionato innumerevoli pubblicità a proposito delle quali i numerosi siti internet (e anche numerosi video su youtube) in cui i rispettivi autori sostenevano fossero ravvisabili simboli fallici, o massonici o peggio. Pensai che c'era bisogno di tanta fantasia per scorgere all'interno di quelle pubblicità i sopracitati riferimenti. Rimasi scettico, ma non esclusi a priori che potessero effettivamente esistere questo tipo di "stimoli" senza che ce ne accorgessimo, dal momento che letteralmente "subliminale" deriva dal latino sub (sotto) e limen (soglia) in riferimento al confine del pensiero conscio. Ciò mi ha spinto a fare un pò di ricerche e ho così scoperto che (da Wikipedia)"Nei primi anni '60 si è verificato nei cinema statunitensi come flash pubblicitari di pochi secondi, anche privi di audio, a comparsa improvvisa all'interno del film, erano seguiti dall'acquisto del prodotto proposto poco tempo dopo il termine della proiezione. La velocità dello spot sfugge alla rimozione e censura che la coscienza può esercitare in condizioni normali. Questo tipo di spot è stato poi vietato nei cinema". Finalmente poi mi sono imbattuto nel primo esempio inconfutabile di messaggio subliminale: si tratta del noto film "Bianca e Bernie", in cui viene mostrato un fotogramma "insolito" nel contesto di un cartone animato. La vicenda è abbastanza nota, se non sapete di cosa si tratta, in questo sito si trovano i fotogrammi "incriminati.

Come dunque (non)comportarsi

L'episodio di Bianca e Bernie costituisce un importante prova a supporto. Tuttavia non chiarisce definitivamente il problema. E allora? Dovremmo fare finta che episodi di messaggi subliminali non siano mai esistiti? Un primo aiuto a risolvere i nostri problemi ci viene dalla scienza, secondo cui ad oggi non è stata provata alcuna efficacia di questi messaggi nascosti nelle pubblicità. Inoltre pare che, nonostante in passato molte agenzie pubblicitarie abbiano fatto ricorso a questi "metodi", oggi sembra che non vi si faccia più ricorso. Personalmente ritengo inoltre che la pubblicità oggi abbia a disposizione mezzi più potenti e raffinati del messaggio subliminale. L'unica cosa veramente certa è che chi comincia a credere ai "complotti", non smette più. Il passo è breve e presto si potrebbe ritrovare con uno scolapasta in testa per non essere intercettato dagli alieni o cose del genere. Il passo è veramente breve.

P.S. Mi trovo costretto a correggermi. Non a smentirmi, ma a corregermi sì. Guardate questo video, tratto da youtube, che si riferisce al telegiornale della Fox, noto emittente televisivo statunitense...Oh, ma quello che si scorge in una (neanche tanto breve) sequenza di fotogrammi io lo ho già visto...


domenica 10 agosto 2008

RUSSIA vs GEORGIA

RUSSIA vs GEORGIA: chi vincerà, vincerà per KO o si andrà ai punti (di sutura sulle vittime) finché non verrà sterminata tutta la popolazione?
Ovviamente la questione non è affatto così semplice, si tratta di strategie e dinamiche politico-socio-economiche molto complesse, e purtroppo le vittime reali passano solo in secondo piano...
Però dal punto di vista umano, CIVILE della contesa è doveroso analizzare in primo luogo quello che materialmente sta capitando prima di ciò che politicamente sta cambiando.
Come al solito mi sono andato a documentare su "repubblica.it", e l'articolo è tanto valido che, nuovamente, ve lo ripropongo per intero...

Medvedev: stiamo conducendo un'operazione per "costringere i georgiani alla pace"
La replica: "Stato di guerra. La Russia attacca la popolazione civile"
Bombardamenti russi sulla Georgia
Putin in tv: "Tbilisi si deve ritirare"
Abbattuti due caccia di Mosca, vittime civili nella città di Gori. Raid anche sull'Abkhazia
Gli Usa alla Russia: "Risposta sproporzionata, cessate il fuoco". Bush "preoccupato"

TBILISI (Georgia) - Il Caucaso è di nuovo in fiamme. Il conflitto tra Georgia e Russia nella regione separatista dell'Ossezia del Sud si è allargato oggi all'altra provincia ribelle, l'Abkhazia. E Mosca ha sferrato un attacco sul territorio georgiano: bombardati più volte Gori e il porto di Poti. All'alba i caccia russi hanno puntato verso la capitale Tbilisi e sono finiti nel mirino della contraerea che ne ha abbattuti due. Secondo il ministro degli Esteri georgiano il numero delle vittime è salito a 150, di cui 40 civili. Un'escalation, iniziata con il blitz georgiano di ieri a Tskhinvali, la capitale della repubblica secessionista dell'Ossezia del Sud. Il presidente americano George W. Bush, da Pechino, si è detto profondamente "preoccupato" per la situazione e bollando "sproporzionata la reazione russa" ha chiesto l'immediata cessazione dei bombardamenti russi. Intanto Vladimir Putin è arrivato in Ossezia del Nord. E in tv ha chiesto alla Georgia di "fermare l'aggressione e il genocidio", definendo l'azione militare russa "fondata, legittima e necessaria". Per poi aggiungere: "L'entrata della Georgia nella Nato è solo il tentativo di associare altri Paesi alle lotte sanguinarie di Tbilisi".

Olimpiadi: la squadra resta.
Sembrava ormai certo il ritiro della squadra georgiana dai Giochi di Pechino. Ma alla fine il presidente Saakashvili ha chiesto agli atleti di restare in Cina e di farsi onore a nome del Paese. Il leader georgiano ha anche chiesto al Parlamento di introdurre la legge marziale e ha disposto il ritiro dei duemila soldati impegnati in Iraq. "Ho firmato il decreto sullo stato di guerra", ha annunciato Saakashvili, "siamo in uno stato di totale aggressione militare". "Chiedo un immediato cessate il fuoco - ha proseguito - la Russia ha lanciato un'invasione militare su larga scala".

"Sessanta vittime a Gori"
La città natale di Josif Stalin, al confine amministrativo con l'Ossezia del Sud, è stata colpita dai bombardamenti russi. Subito dopo l'attacco, la popolazione ha cercato di fuggire in massa, con ogni mezzo di trasporto possibile. Secondo l'agenzia russa Interfax, solo a Gori le vittime civili dei raid aerei sarebbero una ventina, decine i feriti. Fonti ufficiali georgiane riferiscono alla Bbc che sarebbero almeno sessanta i morti. Un'offensiva di Mosca ha distrutto le infrastrutture di Poti, il più grande porto della Georgia sul Mar Nero. La flotta navale russa presente di stanza a Sebastopoli, in Crimea, è stata reindirizzata verso l'Abkhazia. Un altro tentativo di distruggere l'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceya non è andato a segno. L'Azerbaigian ha sospeso le sue esportazioni di petrolio attraverso i porti georgiani di Batumi e Kulevi.

Conflitto esteso all'Abkhazia
''La Federazione Russa ha lanciato un'operazione militare su larga scala contro la popolazione civile nella gola di Kodori", afferma un comunicato del governo di Tibilisi. Secondo Interfax, aerei militari russi (altre fonti dicono l'aviazione abkhaza) avrebbero bombardato la zona, sotto controllo georgiano, al confine amministrativo con l'Abkhazia. Qui sono dislocate forze di Tibilisi. I veterani abkhazi insistono sul concreto rischio di un attacco nemico e chiamano alla mobilitazione generale. L'Abkhazia è l'altra repubblica georgiana ribelle che ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza nei primi anni '90, dopo una guerra di secessione contro Tbilisi. Nel pomeriggio, Saakashvili ha comunicato che gli attacchi sono stati respinti.

Guerra di numeri e propaganda
Fonti russe e georgiane sostengono di avere sotto controllo la capitale sudosseta Tskhinvali. Di certo c'è che si combatte ancora. Una cinquantina di giornalisti stranieri ha firmato una lettera per chiedere alla comunità internazionale di aprire un corridoio umanitario e ha denunciato la mancanza di viveri, energia elettrica e acqua potabile. E anche sul numero di vittime si affrontano le macchine della propaganda. L'ambasciatore russo a Tibilisi denuncia "oltre 2mila vittime tra i civili". Cifre contestate dai georgiani, che accusano i russi di essere responsabili dei danni maggiori. Saaakashvili ha definito le affermazioni di Mosca "menzogne grossolane, è una campagna di disinformazione in pieno stile sovietico". "Non c'è quasi nessun civile morto - ha aggiunto - ma Tskhinvali è distrutta come conseguenza dei bombardamenti russi". Durante il suo intervento nella città di Vladikavkaz, nell'Ossezia del Nord, Putin ha implicitamente smentito le fonti dei separatisti, parlando di "decine di morti" e "centinaia di feriti".

"Non siamo in guerra con la Georgia"
Per il presidente russo Dimitri Medvedev le forze di Mosca stanno conducendo un'operazione militare per "costringere la parte georgiana alla pace". La Russia, ha affermato il vicecapo di stato maggiore Anatoli Nogovitsin, "non è in stato di guerra con la Georgia". "Tutti i reparti della 58.ma armata arrivati a Tskhinvali sono andati a prestare aiuto a un battaglione russo di peacekeeping, che ha riportato gravi perdite a causa delle sparatorie georgiane". Il vicepremier Sergei Sobyanin ha denunciato anche la "catastrofe umanitaria": 30mila profughi diretti dall'Ossezia del Sud alla Russia. Diplomazia ferma. Sul fronte diplomatico, è stallo. Convocata una terza riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza a New York, dopo che per due volte in 24 ore, i Paesi membri non hanno raggiunto un accordo sul cessate il fuoco. I Paesi baltici membri dell'Ue - Lettonia, Lituania, Estonia - insieme alla Polonia, hanno invocato una presa di posizione forte di Bruxelles e della Nato, contro la politica ''imperialista'' della Russia. Chi non usa mezzi termini è il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt: "Le argomentazioni di Mosca ricordano quelle di Hitler". Ma l'Unione Europea tiene una posizione più cauta: "Entrambi i Paesi devono ritornare alle loro posizioni precedenti", recita una nota della presidenza di turno francese. Sarkozy ha annunciato che manderà in missione il ministro degli Esteri Kouchner. Nella regione arriverà a breve una delegazione della Ue e dell'Osce e Bruxelles sollecita Mosca ad accettare la proposta di cessate il fuoco georgiana.

Usa: "Dalla Russia risposta sproporzionata"
Ma il tentativo di far tacere le armi passa lontano dal Palazzo di Vetro. Bush ha fatto sapere di aver parlato telefonicamente oggi sia con il presidente russo Medvedev che con quello georgiano Saakhasvili, mentre a chiedere un cessate il fuoco è oggi anche una nota del ministero degli Esteri di Pechino. In serata gli Usa hanno rinnovato l'invito alla Russia a interrompere le ostilità e hanno definito la reazione di Mosca "sproporzionata".

(9 agosto 2008)

...E il mio sorriso scarseggia sempre di più...

sabato 9 agosto 2008

Le Olimpiadi 2008 di Pechino: ho visto cose che neanche il punitore...

Continuando sulla scia del precedente post del punitore, anche io ho molto riflettuto sul significato e sui valori trasmessi durante il cerimoniale d'apertura delle Olimpiadi.
Non tutti sanno che nell'antica grecia, quando sono nate le Olimpiadi, tutte le poleis greche interrompevano qualsiasi conflitto per partecipare riunite nella città città di Olimpia a questi giochi panellenici considerati sacri.
Con il tempo lo sport è diventato un hobby, a quei tempi era uno stile di vita.
Si dice che solo attraverso il gioco esca fuori la vera personalità dell'uomo, e allora mi piace credere che momenti di correttezza e sportività come quello offerto ieri dal pubblico sugli spalti dello stadio olimpico di Pechino rispecchino la vera personalità umana, avulsa da questioni politiche e da qualsivoglia rivalità economica o sociale.
Ma in questi momenti in cui mi illudo, sento di un attacco sferrato nella notte fra l'altro ieri e ieri dalla Russia nei confronti della Georgia.
Allora oggi (ieri notte era già l'una di notte quando l'ho saputo, e i miei non mi permettevano di accendere il computer, pena il linciaggio) sono andato su "repubblica.it", e ho letto anche un altro po' di notizie che mi hanno definitivamente tolto il sorriso che avevo acquistato con la sfilata delle rappresentative nazionali olimpiche di ieri sera.

Un manifestante uiguro oggi ha tentato di darsi fuoco davanti all'ambasciata cinese in Turchia nel corso di una manifestazione di cinesi musulmani che protestavano contro la politica di Pechino nei confronti della loro comunità. Circa 300 persone, per la maggior parte musulmani uiguri dello Xinjiang, si sono riunite davanti all'ambasciata cinese ad Ankara, protetta da forti misure di sicurezza. L'uomo si è dato fuoco mentre un portavoce dei dimostranti dettava un comunicato ai giornalisti. Il fuoco è stato prontamente spento dai poliziotti. Ilmanifestante ha riportato ustioni al viso e alle mani. Spr
(Ankara, 08 agosto 2008, 16:09)

Cinque attivisti filo-tibetani hanno inscenato oggi una "protesta pacifica" a Piazza Tiananmen, riuscendo a superare i rigidi controllo della sicurezza cinese attorno a quello che viene considerato come uno dei luoghi simbolo della Cina. Lhadon Thetong, direttore esecutivo di Studenti per la libertà del tibet, ha detto che i manifestanti hanno avvolto i loro corpi in bandiere del Tibet e si sono sdraiati sulla piazza. Coa (Apcom)
(Pechino, 09 agosto 2008, 07:23)
PECHINO - Dramma a Pechino. Due parenti dell'allenatore della nazionale maschile di volley sono state vittime di un brutale aggressione. Uno è rimasta ucciso, l'altro (si tratta di una donna) è rimasto ferito gravemente. Nell'aggressione, avvenuta alle 12:20 ora locale (le 06:20 in Italia), è rimasta ferita anche una guida turistica cinese. Le autorità locali di polizia hanno detto che l'attacco è opera soltanto dell'uomo che si è tolto la vita.
Secondo quanto reso noto dall'agenzia Nuova Cina si tratta di Tang Yongming, un uomo di 47 anni proveniente dalla città di Hangzhou, nella provincia orientale di Zhejiang. Le motivazioni del gesto non sono ancora note. Secondo l'Afp, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, in visita a Pechino, è stato informato e ha espresso solidarietà "ai famigliari delle vittime".
(Pechino, 09 agosto 2008, 11:40)
Il presidente Usa, George W. Bush, a Pechino per l'apertura dei Giochi olimpici, ha espresso il suo cordoglio per la morte del familiare del c.t. della nazionale maschile di volley americana, ucciso oggi nella capitale cinese mentre stava visitando la Torre del Tamburo. Lo ha riferito la Casa Bianca. Intanto il portavoce del Comitato olimpico Usa, Darryl Seibel, ha detto all'Associated Press che la vittima non indossava alcun indumento o oggetto che lo distinguesse come cittadino americano e membro della delegazione olimpica Usa. Ed è pertanto al momento "troppo presto" stabilire se sia necessario rafforzare le misure di sicurezza per gli atleti e i membri della delegazione olimpica, ha aggiunto. L'uomo è stata accoltellato a morte da un cinese di 47 anni originario della città orientale di Hangzhou, identificato con il nome di Tang Yonming, che nell'aggressione ha ferito seriamente anche un'altra parente del c.t. della nazionale di volley Usa e una guida turistica cinese che accompagnava i due. L'episodio è avvenuto presso la Torre del Tamburo, una delle principali attrazioni turistiche di Pechino, e il killer si è a sua volta suicidato gettandosi dal secondo piano del monumento. I due turisti "non indossavano nulla che potesse identificarli come membri della nostra delegazione", ha detto Seibel. I membri della squadra maschile di pallavolo "sono profondamente scioccati e addolorati", ha aggiunto. Plg (Apcom)
(Pechino, 09 agosto 2008, 13:09)

Sul viso della iena è nuovamente scomparso il sorriso...

venerdì 8 agosto 2008

Le Olimpiadi 2008 di Pechino: ho visto cose che voi umani...

Oggi, come penso molti altri, ho assistito alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Voglio precisare che non era la prima volta che assistevo a questo tipo di spettacoli. Volevo semplicemente dire quello che ho provato, così un pò perchè le critiche per il mancato rispetto dei diritti umani in Cina ha monopolizzato la scena, togliendo spazio a quello che un idealista come me definisce "spirito olimpico". Arrivo al punto. Ho visto il mondo. Cioè intendo, ho visto il mondo tutto in una volta, in pochi minuti. E mentre sfilavano le varie delegazioni dei paesi partecipanti, notavo, con un sentimento di curiosità mista ad amarezza, che tra le nazioni che scorrevano, poche erano industrializzate e alcune erano tristemente note per i disastri bellici che hanno ospitato, come Rwanda, Israela, Iraq.

Il pubblico cinese mi ha esaltato. Mai visto niente di più "politically correct". Pioggie di applausi soprattutto per le nazioni con le situazioni politico-sociali più problematiche, come a dire "Ehi, anche noi abbiamo sperimentato la povertà, il disordine civile, l'instabilità, vi capiamo". Ma la sorpresa più grande è stata la tanto attesa sfilata degli Stati Uniti: anche in quel caso pubblico in festa e politicamente corretto.

Tutto ciò mi porta a una breve e conclusiva riflessione sulla vera natura di queste Olimpiadi. Si tratta di una manifestazione che (forse per le sue origini, forse per i valori che è riuscita a mantenere nel tempo, a dispetto dell'evoluzione globale) al di sopra di qualsiasi logica economica e politica. Chi ha avuto la fortuna (sì, la considero una fortuna, perchè la gioia che mi ha trasmesso è indicibile!) di guardare la cerimonia avrà notato che nello stesso stadio sono stati per una sera accanto nazioni tra di loro in conflitto, nazioni povere, e potenti, ma anche rivali storici. Tutti insieme. Consideri questo chi non avesse capito o travisato lo spirito di questa (come di ognuna) Olimpiade.

A proposito di Gandhi...

Visto il precedente post della iena, vi segnalo quella che -sembra- essere una importante iniziativa dedicata al Mahatma Ghandi. Si tratta di questo sito che il 15 agosto dedicherà un appuntamento, sia on-line che sui giornali, allo storico discorso pronunciato da Ghandi alla Conferenza delle relazioni interasiatiche nel 1947, il cui audio integrale è stato recentemente ritrovato. Quello che promette di essere "un omaggio alla riflessione di tutti", però ha una non indiferrente pecca: la sponsorizzazione pubblicitaria da parte di una nota compagnia telefonica. Poco male, chi è veramente interessato all'iniziativa o chi è genuinamente curioso di approfondire gli insegnamenti della Grande Anima, saprà approfitarne del -comunque molto rilevante- valore etico-culturale dell'iniziativa.

"Scopri l'amore..."

"Prendi un sorriso:
regalalo a chi non l'ha mai avuto.

Prendi un raggio di sole:
mettilo nel cuore della notte.

Scopri una sorgente:
fa' bagnare chi è prostrato nella polvere.

Cogli una lacrima:
posala sul volto di chi non ha mai pianto.

Prendi il coraggio:
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.

Vivi la vita:
raccontala a chi non sa capirla.

Apriti alla speranza:
vivi alla sua luce.

Prendi la bontà:
donala a chi non sa donare.

Scopri l'amore:
fallo crescere nella terra"

(Mahatma Ghandi)

mercoledì 6 agosto 2008

Riflessioni

Avete presente le mail che girano per internet con test apparentemente stupidi ed inutili?
In potenza tutto è utile, in atto a volte l’utilità si perde semplicemente perché non viene compresa.
Ho trovato uno di questi test spunto di piccole riflessioni che vorrei condividere con Voi.
.ılılı. TI RITIENI PERFETTO? .ılılı.
Tralasciando tutti i sofismi sulla relatività della perfezione, per quanto riguarda l’oggettività di essa, il giorno in cui sarò perfetto per me non avrà più senso vivere, poiché vivere vuol dire cercare di migliorarsi sempre e costantemente… spero proprio di non essere mai perfetto…
.ılılı. PIANGERE O RIDERE? .ılılı.
«A volte si ride – mi disse un vecchio – solo per nascondere che dentro si ha voglia di piangere»
«A volte si piange – risposi io – solo perché non si ha la forza di ridere»
Non è tanto il piangere od il ridere, e quanto il chinare il capo o l’alzarlo ed essere in grado di reagire. Chi sa ridere è più forte di chi sa piangere, ma chi piange non è debole, è solo insicuro…E poi, sofismi a parte, la risata è il sale della vita! Puoi avere tutto, amore, soldi, soddisfazioni personali di tutti i tipi, ma se non hai possibilità di ridere la vita perde la sua caratteristica più importante, la gioia…
.ılılı. CONSOLARE O ESSERE CONSOLATO? .ılılı.
Consolare, poiché solo chi ha la forza di aiutare il prossimo può avere la forza di aiutare sé stesso e di essere aiutato da qualcun altro…
.ılılı. SOLE O PIOGGIA? .ılılı.
L’importante non è il clima, ma come passi la giornata… certo, con la pioggia si rischia l’influenza, ma l’insolazione fa altrettanto male… meglio una giornata uggiosa…
.ılılı. TRE COSE CHE PORTERESTI SU UN'ISOLA DESERTA? .ılılı.
Carta, penna e tanta fantasia: se hai quelle non serve altro
.ılılı. IL TUO SOGNO NEL CASSETTO? .ılılı.
Sentire il telegiornale dall’inizio alla fine e non sentire dir mai le parole “morto”, “ucciso”, “mafia”, “scandalo”, “oppressione”, “sfruttamento” e limitarmi alle boiate della politica (perché in un mondo perfetto qualcuno che fa boiate ci deve essere, e almeno le boiate della politica possono essere cancellate anche dopo pochi anni, mentre la vita è come una palla di vetro: se cade e si rompe, o si graffia soltanto, quando rincollerai tutti i pezzi, il risultato finale sarà lo stesso sempre solo deprimente…)
.ılılı. LA SCUSA PER NON STUDIARE? .ılılı.
Nessuna, quando si pecca in opere ed omissioni bisogna giustificarsi solo con sé stessi… giustificarsi con un altro è solo un modo per riconoscere l’errore e non accettarne le conseguenze…
.ılılı. AMORE O AMICIZIA? .ılılı.
Quello che gli uomini (e le donne) intendono quando pensano all’amore non è altro che amicizia condita da attrazione… l’amicizia è il sentimento più puro che esiste, ed è l’unico che è assolutamente positivo… e l’amicizia non è altro che l’amore per il prossimo, il vero amore, quello che sa dare solo gioie e mai dolori, e che ti appaga di ogni tuo bel gesto, a prescindere dal tornaconto personale (ed è molto meglio quando quest’ultimo manca)…

la iena

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Salve a tutti! Permettetemi di presentarmi, io sono "la iena". Sono un amico dell'heautontimorumenos, e da oggi lo coadiuverò nello sviluppo di questo blog. Cercherò di farvi sorridere spesso, perché regalare un sorriso a chi ha voglia di sorridere è la mia filosofia di vita. Spero che riuscirò a non tediarvi ma, al contrario, di aumentare in voi il piacere di visitare questo spazio virtuale.
Arrivederci.
...cordialmente Vostro, la iena...