lunedì 29 settembre 2008

28 settembre 1978... vi dice niente? un'altra dimenticanza giornalistica...

«…io non ho né la sapientia cordis di Papa Giovanni, e neanche la preparazione e la cultura di Papa Paolo, però sono al loro posto. Devo cercare di servire la Chiesa; spero che mi aiuterete con le vostre preghiere…»
(dall’Angelus svoltosi il 27 agosto, giorno successivo alla sua elezione)

Questo fu papa Giovanni Paolo I, morto trent’anni fa in una strana giornata di fine settembre: un vero servitore del Signore, acuto ed intelligente, modesto e completamente dedito alla vocazione…

« Nessuno è venuto a dirmi: "Tu diventerai Papa". Oh!, se me lo avessero detto! Se me lo avessero detto, avrei studiato di più! »

Fu un uomo che difficilmente verrà dimenticato, nonostante la brevità del suo papato… fu un vero innovatore a 360° in ogni aspetto della chiesa, da solo in un mese gettò le basi per quello che fu il pontificato forse più bello della bi-millenaria storia della chiesa, quello di Giovanni Paolo II…Non saprei cos’altro aggiungere, perché il semplice ricordo di don Luciani, il nome con cui voleva essere ricordato, è più eloquente di migliaia di parole…


Solo una cosa voglio puntualizzare: 30 anni dalla sua scomparsa, un momento degno di grande visibilità mediatica, sono decorsi senza che nessuno o quasi se ne sia accorto…
Ringrazio tutti i direttori di testata per il loro apporto all’informazione giornalistica seria…

cordialmente Vostro, la iena…

sabato 27 settembre 2008

Sareste disposti a pagare per i vostri diritti?

In realtà il titolo di questo post è un pò fuorviante. Avrei dovuto dire : "Dovete pagare per avere i vostri diritti!", ammetterete che c'è un pò di differenza. La segnalazione arriva da un nostro affezionato lettore, Panda, il quale (come penso molti di voi) considera un paradosso il dovere pagare i propri diritti. Ecco l'immagine incriminata, l'evidenziatore è mio:In procinto di iscriversi all'università il nostro amico Panda ha scoperto, non senza sorpresa, che avrebbe dovuto pagare una ulteriore tassa per "il diritto allo studio"!!. Il paradosso è evidente e si commenta da solo. Voglio solo sottileneare che la mia polemica non è contro il pagamento delle tasse universitarie (di cui comunque queste sono solo una parte...), poichè comunque utili a migliorare i servizi. Semplicemente non mi và di pagare per avere diritti che sono sanciti dalla costituzione. E a voi?

sabato 20 settembre 2008

L'amicizia

« Crescere insieme
senza perdere la propria identità
donarsi per possedere in forma allargata,
fondersi in un tutto unico e tuttavia
continuare ad esistere ciascuno
per proprio conto:
questo è il segreto del vincolo dell'amicizia. »
(Siegfried Kracauer)

venerdì 12 settembre 2008

Dall'11 settembre, dal 'Grand' Zero, alla (falsa) minaccia della fine del mondo e del Buco Nero: l'inesattezza dell'informazione moderna

La giornata dell'altro ieri è stata una giornata molto mesta per me, ieri era l'undici settembre, una data passata alla storia per la sua tristezza, una giornata che bisogerebbe menzionare per evitare di dimenticare... invece, forse per casualità, forse per disattenzione mia, forse per un qualsiasi altro motivo, ci sono stati poco più che accenni, neanche dei veri e propri servizi giornalistici in piena regola con tanto di opinionisti schierati su poltrone di pelle o cose simili...
Ce ne siamo quasi dimenticati...
certo, qualcosa c'è stato, ma un'inezia rispetto al dovuto... io stesso ho creduto che non avessi aggiornato correttamente il mio calendario sulla scrivania e che quest'ultimo fosse avanti o indietro di un giorno...
in più ho sentito una notizia che mi ha spezzato il fiato, quella di Chhaya, e tutto mi è parso ancor più nero...
Ma poi l'amarezza che si era fatta strada dentro me, senza apparente motivo, si è evoluta, e, da iena che sono, ho iniziato a ridere... si, ho riso, perché questa è stata l'estrema dimostrazione del fatto che la storia non è fatta da avvenimenti, è fatta da storiografi: ciò che non viene detto non esiste...
Dopotutto è difficile riuscire ad essere informati su tutto e trovare le notizie più importanti, perché i sistemi di informazione cercano solo lo scoop per vendere (i giornali) o per far restare il telespettatore incollato alla tv per vedere il seguito, sorbendosi tutta la pubblicità (i tg), per una spietata legge di mercato che vuole solo l'audience, spesso a discapito dei contenuti... è questo il motivo per cui si è tanto sentito parlare di fine del mondo e buchi neri in questi giorni degli esperimenti con gli acceleratori di particelle atomiche (per creare "l'atomo di Dio"), teorie, queste della fine del mondo, totalmente infondate, ma suggestive, che garantiscono lo scoop a livello planetario... chiunque abbia un minimo di infarinatura scientifica sa perfettamente che tale pericolo non sussiste, però... c'è sempre un però... non tutti lo sanno, anzi la maggioranza ne è all'oscuro, e crede a ciò che una qualsivoglia testata giornalistica le propone, a volte solo per noia o per incapacità di ricercare la verità tramite le innumerevoli fonti che lo scibile umano ci mette sempre a disposizione...
Si è addirittura arrivati ad un caso-limite, un'adolescente, Chhaya, di cui accennavo prima, della regione dell'India centrale Madhya, ha inghiottito diverse pillole di un composto della sulfanilammide, che se ben ricrdo dai miei vecchi studi di chimica dovrebbe essere un insetticida... la ragazza è poi morta in ospedale... ovviamente questo non è stato un suicidio normale, no, è stato semmai un omicidio, un danno procurato, creato da chi ha reso di pubblico dominio delle voci allamistiche, messe in giro solo per creare dal nulla uno scoop...
Volete sapere cosa dice la scienza riguardo all'allarmante voce della fine del mondo?
In estrema sintesi, è tutta una bufala colossale, poiché un buco nero si crea solo nel caso in cui una stella, dopo aver esaurito tutti i suoi cicli di vita (che possono essere più di uno, anzi è la prassi che siano almeno due-tre), non esploda ma imploda su sé stessa, aumentando la propria attrazione gravitazinale fino a piegare la luce, intrappolandola... da qui il nome "buco nero": la luce non rimbalza, quindi risulta invisibile, anche se calcolabile...
Però, chi sono io per dire che il mondo non morirà? non ho vinto nessun Pulitzer, sono solo uno che ama informarsi e tentare di informare...
Buon proseguimento di vita...
...cordialmente Vostro, la iena...

giovedì 11 settembre 2008

"qui comincia ormai una nuova storia..."

"Egli non sapeva nemmeno che la nuova vita non gli sarebbe toccata gratuitamente, che bisognava ancora acquistarla a caro prezzo, pagarla con una grande azione futura... Ma qui comincia ormai una nuova storia, la storia del graduale rinnovamento d'un uomo, la storia della sua graduale rigenerazione, del graduale passaggio da un mondo in un altro, della conoscenza con una nuova, finora assolutamente ingnota realtà."

(Fedor Dostoevskji)


Al cospetto di questo brano
tratto dal grande maestro Fedor Dostoevskji
non tento neanche il benché minimo accenno alla mia solita liricità...
mi limito a ridurre il concetto
in cinque semplici parole:
PRIMA O POI SI CRESCE...

Passa il tempo, cresce il corpo...
e di conseguenza bisogna saper camibiare,
adattarsi,
adattare,
comprendere,
spiegare,
ragionare,
convivere,
vivere,
amare,
dare,
ricevere,
sentire,
capire,
provare,
sbagliare,
ed alla fine riuscire...
senza mai fermarsi...
senza mai contemplarsi...
senza mai accontentarsi...
senza mai perdersi d'animo...
avendo sempre la consapevolezza delle proprie azioni,
ma avendo la forza di buttarsi e scommettere al buio...
E, soprattutto, bisogna riuscire ad ascoltare...
...gli altri ma soprattutto sé stessi...

Solo dopo si potrà forse anche amare...

Certo, crescere è dura,
a volte non si sa come fare,
altre non si sa quando crescere...
ma alla fine è sempre così:
PRIMA O POI SI CRESCE... sempre...

...cordialmente Vostro, la iena...

Lucio Battisti

Colgo l'occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Lucio Battisti per linkarvi un mio precedente omaggio al grandissimo cantautore che ha segnato profondamente almeno due generazioni e che rimarrà per sempre nei cuori di milioni di persone, italiane e non. Grazie Lucio...

Questo è il link...
...cordialmente Vostro, la iena...

mercoledì 3 settembre 2008

La vita è...

La vita è un'opportunità, coglila...
La vita è bellezza, ammirala...
La vita è beatitudine, assaporala...
La vita è un sogno, fanne una realtà...
La vita è una sfida, affrontala...
La vita è un dovere, compilo...
La vita è un gioco, giocalo...
La vita è preziosa, abbine cura...
La vita è una ricchezza, conservala...
La vita è amore, godine...
La vita è un mistero, scoprilo...
La vita è promessa, adempila...
La vita è tristezza, superala...
La vita è un inno, cantalo...
La vita è una lotta, accettala...
La vita è un'avventura, rischiala...
La vita è felicità, meritala...
La vita è la vita, difendila...

(Madre Teresa)

lunedì 1 settembre 2008

"Scusi, mi sa dire che ore sono?" - "no, grazie, non mi interessa..."

PRE-SCRIPRTUM: se non siete interessati a leggere tutto il qui presente post, non snobbatelo totalmente, ma leggete almeno l'ultima frase in neretto, e poi decidete...


Avete mai pensato "ma che sta dicendo questo? non lo capisco! ma perché devo ascoltarlo? non mi va... e poi non mi interessa neppure quello che dice..."?
Beh, se l'avete fatto è normale, è capitato anche a me... ma non ne vado per niente fiero...
Come si fa a rifiutare qualcosa a scatola chiusa?
Il fatto è che si è andata maturando l'idea che il tempo non vada sprecato, principio in teoria giustissimo, ma è sul significato di "sprecare" che nascono le incomprensioni e gli errori.
Preliminarmente dobbiamo distinguere "sprecare" da "guadagnare", parole considerate diametralmente opposte, eppure molto simili fra loro...
In economia, l'uno indica uno sperpero di denaro che non produce rendita, e l'altro un introito superiore alla spesa che aumenta il capitale. Temporalmente parlando, lo sperpero sembra essere istantaneo ed il guadagno futuro, ma in realtà indicano ambedue il futuro, catalogano il modo in cui ha fruttato un nostro investimento: se investi, puoi restare in pari, andare in perdita o in guadagno.
Quando investi, lo fai sperando di guadagnare, ma investi a scatola chiusa... solo il tempo può dirti se l'investimento frutterà o no... ed ogni investimento può fruttare in un momento e non in un altro e viceversa.
L'economia è per certi versi assimilabile al concetto di 'vita', ma ne è dissimile per diversi aspetti...
Per prima cosa, una vita non va mai in pari o in perdita, nella vita nasci da zero e muori sempre con qualcosa in più, e per rassicurare i pessimisti più neri aggiungo che, per quanto triste o critica possa essere, c'è sempre qualcosa di guadagnato...
In secondo luogo, in economia tutti i dati vengono esposti pubblicamente, sono alla portata di tutti dal momento in cui vengono svelati in poi, mentre nella vita le incognite non vengono svelate quasi mai, ogni incontro è un'incognita di cui non riuscirai mai a comprendere tutte le sfumature, tutti i 'valori', tutti tutti i pensieri, ogni sfumatura del passato e del presente.
Quindi, mentre in economia l'unico modo di sopravvivere è essere parsimoniosi, nella vita è essere generosi, investire il proprio tempo con chiunque ne investa un po' del suo con te, anche con la prima persona che incontri alla fermata e chiede l'orario... ogni contatto umano 'risparmiato' è perso, non guadagnato...
Spesso si considera qualche discorso "inutile" o "troppo lungo", una cosa su cui perderci tempo è uno spreco, quindi da evitare senza neanche avvicinarcisi... la 'brevitas' latina è tornata in auge grazie alla mentalità degli spot pubblicitari da 30 secondi, al "dimmi tutto subito, altrimenti non ascolto neppure"...
In alcuni casi limite puoi addirittura promettere un premio alla fine di un discorso e la persona che ti sta di fronte probabilmente potrà essere in grado di dirti "è molto lungo?" - "si" - "allora non mi interessa..."
Questa è la mentalità del teleutente, che al dialogo con un altro essere umano predilige di gran lunga una puntata del Dr. House o C.S.I. o cose simili
Ed è così che il tempo investito (che come ho detto prima dovrebbe dare sempre ed a prescindere un guadagno) viene considerato uno spreco.
A volte si pensa solamente che non è quello il momento in cui può capitare un 'incontro importante', ma gli incontri sono tutti importanti, almeno in potenza, ed in atto spetta a noi renderli tali...
Una cosa è certa: non siamo noi a scegliere il momento, è lui a scegliere noi... a noi sta solo dire "si".
E oltretutto, quando si trova qualcuno che vuole comunicare con qualche testo scritto, non si dovrebbe mai dire "è troppo lungo, m'abbutta" (e succede, oh se succede, e succede anche da parte di chi non ti aspetti: è capitato proprio con uno dei miei post precedenti che è stato snobbato per il suo eccessivo metraggio da una persona da cui non me lo aspettavo proprio), ma bisognerebbe sempre gettare uno sguardo su ciò che ci viene offerto, per il semplice motivo che può esserci veramente utile... e anche nel caso in cui si rivelasse inutile (e di sicuro una lettura di un pensiero altrui, per quanto ti possa sembrare inutile non si rivelerà mai dannosa) non lo si potrà mai dire a priori, ma solo dopo aver compreso ciò che è stato trasmesso...
Il concetto è difficile, lo so, perché va contro la doxa, l'opinione comune del classico "il mio tempo è prezioso e non lo spreco", però spero che chi avrà la buona volontà di leggerlo e comprendere il messaggio che sto cercando di lanciare mi dia ragione sulla sua utilità...
Magari, se vi va di investire un po' del vostro tempo in una lettura di un autore un po' più famoso e rinomato di me, potreste cercare qualche cosa di Seneca sul tempo ed il suo utilizzo... magari vi frutterà più del mio posto... chissà... comunque in quel caso vi sarei stato utile almeno a darvi l'idea... e anche un link...
Ma ormai siamo giunti alla fine, non mi resta che congedarmi ed augurarvi una buona giornata... ah, anzi no, o almeno non subito: prima mi è venuta in mente una cosa...

A questo punto voglio fare una scommessa con voi: tutti quelli che leggono solo questa frase senza leggere il resto, o almeno partono con questa idea, lascino un commento con una "X", tutti gli altri scrivano una qualsiasi altra cosa, a loro completa discrezione, minimo una lettera, massimo quanto gli pare.
Magari anche una riflessione o un parere.
La vostra opinione mi interessa, veramente...

Comunque, ora mi congedo, spero di non avervi tediato troppo...
...cordialmente Vostro, la iena...