lunedì 28 luglio 2008

Pensieri

Dopo il tributo a Robert Graves, anche in questo post coglierò l'occasione della ricorrenza per condermi(vi) qualche riflessione. Oggi è l'anniversario, rispettivamente, di nascita e di morte di due figure storiche che, in modi differenti, furono molto influenti nel contesto in cui vissero.
Il 28 luglio di 106 anni fa nacque Karl Popper, un filosofo che a lungo si occupò delle condizioni sotto le quali è possibile raggiungere la conoscenza. Sempre lo stesso giorno di 212 anni fa, Maximilien Robespierre diede la prova (se ancora ce ne fosse bisogno) che la "rivoluzione divora i suoi figli", venendo condannato alla ghigliottina. Vi consegno alcune delle loro parole, non perché io nutra particolare simpatia le idee da loro espresse, ma piuttosto affinchè possiate ricavarne qualche spunto.
"Il metodo della scienza è razionale: è il migliore che abbiamo. Perciò è razionale accettare i suoi risultati; ma non nel senso di confidare ciecamente in essi: non sappiamo mai in anticipo dove potremmo essere piantati in asso".
Karl Popper
"Ogniqualvolta una teoria ti sembra essere l'unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere."
Karl Popper


"L'idea più stravagante che possa nascere nella testa di un uomo politico è quella di credere che sia sufficiente per un popolo entrare a mano armata nel territorio di un popolo straniero per fargli adottare le sue leggi e la sua costituzione. Nessuno ama i missionari armati; il primo consiglio che danno la natura e la prudenza è quello di respingerli come nemici. [...] Voler dare la libertà ad altre nazioni prima di averla conquistata noi stessi, significa garantire insieme la servitù nostra e quella del mondo intero."
Maximilien Robespierre

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Apprezzo molto che tu citi in questo giorno particolare Karl Popper, una personalità tanto brillante quanto dimenticata (almeno in Italia). Bel post

Heautontimorumenos ha detto...

Hai proprio ragione quando dici che in Italia non è particolarmente noto al grande pubblico, ma d'altre parte quale altro filosofo moderno lo è? D'altra parte gran parte della sua produzione potrebbe spiegare molte cose (a chi fosse interessato) circa i modi attraverso cui noi conosciamo e pensiamo.successo presso il grande pubblico. Insomma si potrebbe sfatare, a mio giudizio, il pregiudizio secondo cui quella di K. Popper sarebbe una filosofia "per scienziati", poichè, chi volesse, potrebbe trovare nel pensiero di Karl Popper una valida spiegazione di molti episodi di tanti aspetti della vita comune.
Ciao