lunedì 23 giugno 2008

Hugo e la pena di morte

Oggi vi offrirò un alternativo parere sulla discussa pena di morte, più precisamente quello di Victor Hugo. Sì, è quel romanziere francese che tutti conoscono per "I miserabili" e "Notre dame etc..". Certamente egli amava la libertà e lottò strenuamente per i più umili (sebbene lui fosse sia economicamente che politicamente "messo bene"). Dicevamo di questo parere: Hugo scrisse un libello "L'ultimo giorno di un condannato a morte". E' la storia di un uomo che aspetta in una tetra cella il momento in cui morirà. Hugo è davvero molto furbo, poichè finge di trovare le memorie di un uomo già morto di cui non sa nè il nome nè il reato commesso: in questo modo la critica (indiretta)alla pena di morte assurge a un valore universale. Il condannato parla in prima persona (altro furbo espediente!) mostrando la sua sofferenza interiore, l'inquetudine , il terrore insomma di sapere quando e a che ora dovrà morire. Ora io di appassionate critiche alla pena di morte ne ho sentite tante: sento dire "che è ingiusto punire qualcuno con il suo stesso reato" o "lo stato non ha diritto". Tutte queste argomentazioni potrebbero essere insufficienti : adottando questi punti di vista qualcuno, non sano di mente, potrebbe criticare l'istituzione stessa del carcere, infatti un pazzo furioso potrebbe dire che anche togliere la libertà a un rapitore significa punirlo con lo stesso reato da lui commesso (si tratta in entrambi i casi di privazione della libertà).
Una tesi finalmente valida a supporto di chiunque sia contrario alla pena di morte la fornisce proprio Hugo nella sua personale battaglia contro il patibolo: dice che è ingiusta, l'angoscia che prova chi sa che sta per morire, è ingiusta anche la folla che compiaciuta guarda lo "spettacolo" dell'esecuzione, è ingiusta, in definitiva, la martellante e logorante attesa dell'uomo in procinto di morire.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ti giuro, non so cosa dire... per una volta sono sprovvisto di commenti... comunque complimenti, hai utilizzato un metodo di scrittura che mi ricorda il mio, il dialogo con nessuno, il pensare a cosa direbbe un altro... complimenti, meriti questa mia personalissima lode (in aggiunta a quella scolastica) per lo stile "guzzico" dimostrato... e in questo caso "guzzico" è positivissimo come aggettivo... froza marcuccius, sei un grande!!!
By YIHFP ^^