domenica 16 novembre 2008
Perché le persone vogliono qualcosa con tutte le loro forze e quando la ottengono non la vogliono più?
venerdì 14 novembre 2008
E c'è anche chi la critica perchè ha troppi "stranieri"

«Nascerà qui al ristorante "L'orologio", ritrovo di artisti, e sarà per sempre una squadra di grande talento. Questa notte splendida darà i colori al nostro stemma: il nero e l'azzurro sullo sfondo d'oro delle stelle. Si chiamerà Internazionale, perchè noi siamo fratelli del mondo. (Milano, 9 marzo 1908)»
domenica 9 novembre 2008
Il vero spirito della manifestazione studentesca
Io rispondo così, con questa bandiera della pace adattata al contesto, a chi vuole strumentalizzare e politicizzare le manifestazioni studentesche e a chi, come Cossiga, vuole dare un taglio violento per poterla poi sopprimere con la forza.
Lo spirito delle nostre manifestazioni è quello di informare l'opinione pubblica di ciò che stanno facendo i pezzi grossi in Parlamento, del loro piano di strumentalizzare la cultura e rendere automi gli studenti, del loro tentativo di uccidere le teste pensanti in maniera che nessuno se ne renda conto!
La cosa brutta è che forse ci riusciranno, se noi non riusciamo ad interessare l'opinione pubblica, perché saremmo sempre soli a lottare contro un nemico troppo più forte...
Ma io non voglio far credere che questa sia una battaglia contro il governo o contro un uomo e/o il suo partito, questa è una protesta apartitica ed il più possibile apolitica, è una protesta contro un decreto legge, non contro chi l’ha scritto...
Sul fronte degli studenti “indottrinati dalle segreterie di partito solo ora perché prima erano tutti in vacanza”, rispondo che la famosa 133 è stata approvata ad Agosto, lo sappiamo oramai quasi tutti, ed è stata votata all'interno della finanziaria approvata con la fiducia, quindi senza discussione parlamentare; le contestazioni stanno uscendo alla luce solo ora (nel senso da tre settimane) perché materialmente in una finanziaria così sbagliata e così sconfinata, approvata senza possibilità di sapere proprio tutto ciò che conteneva l'immenso papello di decreti e sezioni, non ci si era nemmeno accorti di questo scempio, fra i tanti...
Adesso, quando oramai tutto è stato già scritto ed approvato dalla maggioranza, l'unico modo per fare qualcosa è restare uniti, solidali, cercare di divulgare i dettagli, di informare, di rendere partecipi anche coloro i quali non fanno parte dell'ambiente studentesco, ma che comprenderanno la situazione e (spero) ci daranno una mano e la utilizzeranno per qualche firma quando servirà una cosa tipo una raccolta firme...
Ragazzi, ricordate che questa NON E' UNA PROTESTA DI STUDENTI DI SINISTRA CONTRO IL GOVERNO, QUI SI FA LA MANIFESTAZIONE SENZA ALCUNA DISTINZIONE, sia che siamo di sinistra che di destra, e non contro la destra, ma siamo TUTTI CONTRO LA 133, che avremmo contestato in egual modo (o forse ancora più veementemente) se fosse stata approvata da un Prodi o un Veltroni, perché è un decreto legge sbagliato in sé, le cui conseguenze sono la distruzione della VERA cultura, della coscienza critica (questo però è un effetto a lungo termine) e del sapere come diritto, in quanto le Università non potranno più reggersi in piedi da sole, e diverranno fondazioni, dove si studierà quello che il finanziatore vuole che i SUOI alunni studino, che pensino come vuole lui, e che i discenti siano molto più tassati da loro, perché così il grande finanziatore della fondazione potrà averne un profitto immediato ed anche uno futuro assicurandosi che gli studenti facciano proprio quello che vuole lui...
CHI è CHE NELLA VITA VUOLE DIVENTARE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE UNA MARIONETTA DI UN GRANDE AZIONISTA?
...purtroppo in tanti ci vogliono far diventare così...
...perché è sempre stato più facile tosare una pecora che domare un cavallo...
IO VORREI EVITARE CHE LA FUTURA ITALIA PASSI DALL'ESSERE UNA NAZIONE DI BENPENSANTI AD UNA DI NON-PENSANTI...
VORREI SOLO CHE L'ITALIA DIVENTASSE SEMPLICEMENTE UNA NAZIONE DI PENSANTI, E BASTA...
ED è PER QUESTO CHE SCENDO IN PIAZZA...
...SCENDO IN PIAZZA PER TUTTI NOI ITALIANI CHE ANCORA PENSIAMO...
...SCENDO IN PIAZZA PER TUTTI GLI STUDENTI COSCENZIOSI CHE MANIFESTANO...
...SCENDO IN PIAZZA PER TUTTI QUELLI MENO COSCENZIOSI CHE PENSANO DI PREFERIRE DI DARSI UN ESAME IN TEMPO CHE ESSERE LIBERI DI PENSARE...
...PERCHé, ANCHE SE SBAGLIANO, SONO LIBERI DI SBAGLIARE...
...ED IO VORREI CHE CONTINUASSERO AD ESSERE LIBERI DI FARLO, DI SBAGLIARE...
...PERCHé SBAGLIANO, MA ALMENO SBAGLIANO CON LE LORO TESTE...
...SENZA CHE NESSUNO GLI DICA COME SBAGLIARE...
...questa è la vera democrazia...
...nel bene e nel male...
...siamo liberi...
...davvero...
...liberi...
...
(...per ora...)
...
(...più o meno...)
venerdì 24 ottobre 2008
Secondo voi questi sono "politicizzati"?
Guardate quanti sono e provate a dire che sono una minoranza
martedì 21 ottobre 2008
La Palermo che protesta contro la legge Gelmini


1948: COSTITUZIONE ITALIANA, Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
2008: LEGGE N. 133….E’ ANCORA COSI’?
TAGLIO DEI FONDI = AUMENTO DELLE TASSE UNIVERSITARIE
Il Fondo di Finanziamento Ordinario viene ridotto progressivamente di circa 1,5 miliardi per il quinquennio 2009-2013. Per di più, le risorse risparmiate non vanno a vantaggio dell'Università, ma confluiscono in un capitolo generale.
Tale riduzione comporterà delle ristrettezze economiche degli Atenei, che saranno costretti ad aumentare le tasse universitarie o a ridurre i servizi e l’offerta formativa.
RIDUZIONE DEL TURN OVER = RIDUZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA E AUMENTO DEL PRECARIATO
Il turn-over del personale viene limitato al 20% (sia in budget che in numero di persone) per il triennio 2009/2011 e al 50% dal 2012.
Questo vuol dire che ogni 5 persone che vanno in pensione si può assumere una sola persona, sia essa docente, ricercatore o tecnico/amministrativo. Quindi nell’immediato futuro molti giovani laureati, dottorandi e assegnisti, formati dall’Università Italiana con notevoli sforzi economici, non potranno essere assunti come ricercatori e saranno costretti ad emigrare o ad abbandonare il mondo della ricerca. Si otterrà quindi un inevitabile invecchiamento ed una progressiva riduzione del corpo docente, con conseguente impoverimento della didattica e della ricerca.
Ciò, unito al limite del rapporto tra numero di docenti e studenti previsti della legge n. 270/04, comporterà la chiusura di molti corsi di laurea e l’introduzione del numero chiuso per tutti i rimanenti corsi.
UNIVERSITÀ è FONDAZIONE = ADDIO DIRITTO ALLO STUDIO
La legge prevede la possibilità per le università pubbliche di trasformarsi in fondazioni di diritto privato. Ciò potrà determinare:
1) un ulteriore ed incontrollato aumento delle tasse universitarie, fino al punto che famiglie saranno costrette a sobbarcarsi per intero l’onere degli studi universitari dei propri figli, con la conseguente forte limitazione del diritto allo studio;
2) la suddivisione in atenei di serie A, capaci di procurarsi fondi privati, e atenei di serie B dove, in mancanza di un tessuto economico-aziendale forte e progredito (come nel nostro territorio), è praticamente impossibile reperire finanziamenti adeguati alla ricerca;
3) la fine dell’autonomia della didattica e della ricerca, che saranno condizionate dalle scelte di pochi finanziatori privati seduti ad un Consiglio di Amministrazione.
È evidente che tale legge non elimina i difetti dell’Università Pubblica Italiana; essa non introduce né elementi di sviluppo e di competitività, (come il titolo della legge vorrebbe fare credere), né strumenti di valutazione rigorosi ed efficaci, che premino i risultati e la qualità nella ricerca, nella formazione e nel funzionamento dell’intera Università. Al contrario, si tratta di provvedimenti miranti ad un impoverimento progressivo ed allarmante delle Università Italiane che comportano gravi penalizzazioni sia per tutti coloro che operano nell’ambito dell’Università Pubblica sia per coloro che fruiscono dei suoi servizi, in particolare gli studenti e le loro famiglie.
lunedì 29 settembre 2008
28 settembre 1978... vi dice niente? un'altra dimenticanza giornalistica...
Solo una cosa voglio puntualizzare: 30 anni dalla sua scomparsa, un momento degno di grande visibilità mediatica, sono decorsi senza che nessuno o quasi se ne sia accorto…
sabato 27 settembre 2008
Sareste disposti a pagare per i vostri diritti?

sabato 20 settembre 2008
L'amicizia
venerdì 12 settembre 2008
Dall'11 settembre, dal 'Grand' Zero, alla (falsa) minaccia della fine del mondo e del Buco Nero: l'inesattezza dell'informazione moderna
Ce ne siamo quasi dimenticati...
certo, qualcosa c'è stato, ma un'inezia rispetto al dovuto... io stesso ho creduto che non avessi aggiornato correttamente il mio calendario sulla scrivania e che quest'ultimo fosse avanti o indietro di un giorno...
in più ho sentito una notizia che mi ha spezzato il fiato, quella di Chhaya, e tutto mi è parso ancor più nero...
Ma poi l'amarezza che si era fatta strada dentro me, senza apparente motivo, si è evoluta, e, da iena che sono, ho iniziato a ridere... si, ho riso, perché questa è stata l'estrema dimostrazione del fatto che la storia non è fatta da avvenimenti, è fatta da storiografi: ciò che non viene detto non esiste...
Dopotutto è difficile riuscire ad essere informati su tutto e trovare le notizie più importanti, perché i sistemi di informazione cercano solo lo scoop per vendere (i giornali) o per far restare il telespettatore incollato alla tv per vedere il seguito, sorbendosi tutta la pubblicità (i tg), per una spietata legge di mercato che vuole solo l'audience, spesso a discapito dei contenuti... è questo il motivo per cui si è tanto sentito parlare di fine del mondo e buchi neri in questi giorni degli esperimenti con gli acceleratori di particelle atomiche (per creare "l'atomo di Dio"), teorie, queste della fine del mondo, totalmente infondate, ma suggestive, che garantiscono lo scoop a livello planetario... chiunque abbia un minimo di infarinatura scientifica sa perfettamente che tale pericolo non sussiste, però... c'è sempre un però... non tutti lo sanno, anzi la maggioranza ne è all'oscuro, e crede a ciò che una qualsivoglia testata giornalistica le propone, a volte solo per noia o per incapacità di ricercare la verità tramite le innumerevoli fonti che lo scibile umano ci mette sempre a disposizione...
Si è addirittura arrivati ad un caso-limite, un'adolescente, Chhaya, di cui accennavo prima, della regione dell'India centrale Madhya, ha inghiottito diverse pillole di un composto della sulfanilammide, che se ben ricrdo dai miei vecchi studi di chimica dovrebbe essere un insetticida... la ragazza è poi morta in ospedale... ovviamente questo non è stato un suicidio normale, no, è stato semmai un omicidio, un danno procurato, creato da chi ha reso di pubblico dominio delle voci allamistiche, messe in giro solo per creare dal nulla uno scoop...
Volete sapere cosa dice la scienza riguardo all'allarmante voce della fine del mondo?
In estrema sintesi, è tutta una bufala colossale, poiché un buco nero si crea solo nel caso in cui una stella, dopo aver esaurito tutti i suoi cicli di vita (che possono essere più di uno, anzi è la prassi che siano almeno due-tre), non esploda ma imploda su sé stessa, aumentando la propria attrazione gravitazinale fino a piegare la luce, intrappolandola... da qui il nome "buco nero": la luce non rimbalza, quindi risulta invisibile, anche se calcolabile...
Però, chi sono io per dire che il mondo non morirà? non ho vinto nessun Pulitzer, sono solo uno che ama informarsi e tentare di informare...
Buon proseguimento di vita...
giovedì 11 settembre 2008
"qui comincia ormai una nuova storia..."
(Fedor Dostoevskji)
tratto dal grande maestro Fedor Dostoevskji
non tento neanche il benché minimo accenno alla mia solita liricità...
in cinque semplici parole:
PRIMA O POI SI CRESCE...
Passa il tempo, cresce il corpo...
e di conseguenza bisogna saper camibiare,
adattarsi,
adattare,
comprendere,
spiegare,
ragionare,
convivere,
vivere,
amare,
dare,
ricevere,
sentire,
capire,
provare,
sbagliare,
ed alla fine riuscire...
senza mai contemplarsi...
senza mai accontentarsi...
senza mai perdersi d'animo...
ma avendo la forza di buttarsi e scommettere al buio...
...gli altri ma soprattutto sé stessi...
Solo dopo si potrà forse anche amare...
Certo, crescere è dura,
a volte non si sa come fare,
altre non si sa quando crescere...
PRIMA O POI SI CRESCE... sempre...
...cordialmente Vostro, la iena...
Lucio Battisti
Questo è il link...
mercoledì 3 settembre 2008
La vita è...
La vita è bellezza, ammirala...
La vita è beatitudine, assaporala...
La vita è un sogno, fanne una realtà...
La vita è una sfida, affrontala...
La vita è un dovere, compilo...
La vita è un gioco, giocalo...
La vita è preziosa, abbine cura...
La vita è una ricchezza, conservala...
La vita è amore, godine...
La vita è un mistero, scoprilo...
La vita è promessa, adempila...
La vita è tristezza, superala...
La vita è un inno, cantalo...
La vita è una lotta, accettala...
La vita è un'avventura, rischiala...
La vita è felicità, meritala...
La vita è la vita, difendila...
lunedì 1 settembre 2008
"Scusi, mi sa dire che ore sono?" - "no, grazie, non mi interessa..."
Avete mai pensato "ma che sta dicendo questo? non lo capisco! ma perché devo ascoltarlo? non mi va... e poi non mi interessa neppure quello che dice..."?
Beh, se l'avete fatto è normale, è capitato anche a me... ma non ne vado per niente fiero...
Come si fa a rifiutare qualcosa a scatola chiusa?
Il fatto è che si è andata maturando l'idea che il tempo non vada sprecato, principio in teoria giustissimo, ma è sul significato di "sprecare" che nascono le incomprensioni e gli errori.
Preliminarmente dobbiamo distinguere "sprecare" da "guadagnare", parole considerate diametralmente opposte, eppure molto simili fra loro...
In economia, l'uno indica uno sperpero di denaro che non produce rendita, e l'altro un introito superiore alla spesa che aumenta il capitale. Temporalmente parlando, lo sperpero sembra essere istantaneo ed il guadagno futuro, ma in realtà indicano ambedue il futuro, catalogano il modo in cui ha fruttato un nostro investimento: se investi, puoi restare in pari, andare in perdita o in guadagno.
Quando investi, lo fai sperando di guadagnare, ma investi a scatola chiusa... solo il tempo può dirti se l'investimento frutterà o no... ed ogni investimento può fruttare in un momento e non in un altro e viceversa.
L'economia è per certi versi assimilabile al concetto di 'vita', ma ne è dissimile per diversi aspetti...
Per prima cosa, una vita non va mai in pari o in perdita, nella vita nasci da zero e muori sempre con qualcosa in più, e per rassicurare i pessimisti più neri aggiungo che, per quanto triste o critica possa essere, c'è sempre qualcosa di guadagnato...
In secondo luogo, in economia tutti i dati vengono esposti pubblicamente, sono alla portata di tutti dal momento in cui vengono svelati in poi, mentre nella vita le incognite non vengono svelate quasi mai, ogni incontro è un'incognita di cui non riuscirai mai a comprendere tutte le sfumature, tutti i 'valori', tutti tutti i pensieri, ogni sfumatura del passato e del presente.
Quindi, mentre in economia l'unico modo di sopravvivere è essere parsimoniosi, nella vita è essere generosi, investire il proprio tempo con chiunque ne investa un po' del suo con te, anche con la prima persona che incontri alla fermata e chiede l'orario... ogni contatto umano 'risparmiato' è perso, non guadagnato...
Spesso si considera qualche discorso "inutile" o "troppo lungo", una cosa su cui perderci tempo è uno spreco, quindi da evitare senza neanche avvicinarcisi... la 'brevitas' latina è tornata in auge grazie alla mentalità degli spot pubblicitari da 30 secondi, al "dimmi tutto subito, altrimenti non ascolto neppure"...
In alcuni casi limite puoi addirittura promettere un premio alla fine di un discorso e la persona che ti sta di fronte probabilmente potrà essere in grado di dirti "è molto lungo?" - "si" - "allora non mi interessa..."
Questa è la mentalità del teleutente, che al dialogo con un altro essere umano predilige di gran lunga una puntata del Dr. House o C.S.I. o cose simili
Ed è così che il tempo investito (che come ho detto prima dovrebbe dare sempre ed a prescindere un guadagno) viene considerato uno spreco.
A volte si pensa solamente che non è quello il momento in cui può capitare un 'incontro importante', ma gli incontri sono tutti importanti, almeno in potenza, ed in atto spetta a noi renderli tali...
Una cosa è certa: non siamo noi a scegliere il momento, è lui a scegliere noi... a noi sta solo dire "si".
E oltretutto, quando si trova qualcuno che vuole comunicare con qualche testo scritto, non si dovrebbe mai dire "è troppo lungo, m'abbutta" (e succede, oh se succede, e succede anche da parte di chi non ti aspetti: è capitato proprio con uno dei miei post precedenti che è stato snobbato per il suo eccessivo metraggio da una persona da cui non me lo aspettavo proprio), ma bisognerebbe sempre gettare uno sguardo su ciò che ci viene offerto, per il semplice motivo che può esserci veramente utile... e anche nel caso in cui si rivelasse inutile (e di sicuro una lettura di un pensiero altrui, per quanto ti possa sembrare inutile non si rivelerà mai dannosa) non lo si potrà mai dire a priori, ma solo dopo aver compreso ciò che è stato trasmesso...
Il concetto è difficile, lo so, perché va contro la doxa, l'opinione comune del classico "il mio tempo è prezioso e non lo spreco", però spero che chi avrà la buona volontà di leggerlo e comprendere il messaggio che sto cercando di lanciare mi dia ragione sulla sua utilità...
Magari, se vi va di investire un po' del vostro tempo in una lettura di un autore un po' più famoso e rinomato di me, potreste cercare qualche cosa di Seneca sul tempo ed il suo utilizzo... magari vi frutterà più del mio posto... chissà... comunque in quel caso vi sarei stato utile almeno a darvi l'idea... e anche un link...
Ma ormai siamo giunti alla fine, non mi resta che congedarmi ed augurarvi una buona giornata... ah, anzi no, o almeno non subito: prima mi è venuta in mente una cosa...
A questo punto voglio fare una scommessa con voi: tutti quelli che leggono solo questa frase senza leggere il resto, o almeno partono con questa idea, lascino un commento con una "X", tutti gli altri scrivano una qualsiasi altra cosa, a loro completa discrezione, minimo una lettera, massimo quanto gli pare.
Magari anche una riflessione o un parere.
La vostra opinione mi interessa, veramente...
Comunque, ora mi congedo, spero di non avervi tediato troppo...
venerdì 29 agosto 2008
In USA censurato in Italia "consentito". Cose che non ti aspetti, ma che se ci pensi bene...
giovedì 28 agosto 2008
“…SONO LA VOCE DELLA TUA COSCIENZA!…” - “scusa, non sento, sono sordo da quell'orecchio…”
Vivere… che cosa semplice… Vivere bene… che difficoltà… Vivere coscientemente… che impresa!
In questi ultimi giorni ho spesso pensato ad un tema molto complesso e variegato, difficile da esprimere in poche pagine di block notes, delicato da affrontare ma impossibile da trascurare…
Mi sono chiesto, ha ancora un senso continuare a sperare, con uno slancio di puro e gratuito ottimismo, in una presa di coscienza storica e civica da parte delle nuove generazioni?
Una cosa è certa: la coscienza non è una dote innata, ma non è neppure facile da acquisire, soprattutto in un contesto dove le pubblicità e le mode sembrano allontanarla sempre più dall’ideale nucleo dei requisiti fondamentali del viver civile. Soprattutto la coscienza storica, spesso e volentieri dimenticata o sottovalutata nonostante la sua estrema importanza nella vita di ogni uomo e cittadino!
Magari, oggi come oggi, si potrebbe pensare “perché mi dici che la coscienza storica è così importante?”…
Molto anzi troppo semplicisticamente, potrebbe venire da rispondere “ per imparare dagli errori del passato”, e ciò non è sbagliato, ma è troppo riduttivo, la matassa è molto più intricata. La vera coscienza storica (dove si intende indicare con “storica” anche quella civile e quella moderna) consta di svariati punti di osservazione, a cominciare da quello geo-politico e bellico mondiale, ma anche e soprattutto da quello di tipo economico, senza dimenticarsi di quello sociale e culturale regionale, e, ultimo ma non ultimo, quello politico locale (gli ultimi due sono i più immediati da riscontrare nella nostra quotidianità).
Una piena e completa conoscenza, seguita dalla comprensione (coscienza) di ciò che determina giornalmente chi siamo, dove viviamo e come lo facciamo, ci aiuta a discernere sempre cioò che è meglio per sé stessi e per gli altri, e a capire quali azioni vanno a vantaggio o svantaggio nostro o degli altri.
Detta così sembra una cosa semplice, scontata, banale, eppure c’è qualcosa che non va!
La questione è una: la coscienza è conoscenza, e l’intelletto ne trae giovamento, però “purtroppo” una persona che pensa è una persona da eliminare!
Quando si ha il cervello che sa ragionare che è supportato dalla conoscenza di ciò che ci sta intorno senza che le lenti colorate deformanti dell’odierna informazione lo depistino, quel cervello sarà difficilmente influenzabile, restio a farsi controllare e (tele)comandare.
Una delle cose che ci insegna la storia è che in tempi non molto antichi, ma da molti (purtroppo) dimenticati, il Fuhrer Adolf Hitler, nella sua lucidissima follia, fu in grado di racimolare in relativamente poco tempo una miriade di assenzi grazie alla pressione psicologica e dal condizionamento mentale propinati a tappeto tramite le radio (i maggiori media del tempo, paragonabili per importanza all’odierna rete internet), senza troppo bisogno di messaggi subliminali, ma fornita scientificamente, subdolamente, dimostrando (mio mal grado sono costretto ad ammetterlo) uno straordinario ingegno, destinato purtroppo a fare scuola anche in età più moderna. Dopotutto quasi tutti gli aspetti della nostra contemporanea realtà trovano radici dirette in quel periodo storico, così socialmente buio ma così socialmente florido di idee nel bene o nel male geniali, che fu la metà del XX secolo…
Ma, tornando ai giorni nostri, come si è evoluta l’esperienza tedesca fino ai giorni nostri?
Il trucco è molto semplice e presto svelato: il teleutente ha facoltà di scegliere il canale da guardare, ed in questa maniera si crede libero, ma è il direttore di rete in prima persona a scegliere quello che il suo canale deve trasmettere ogni minuto. Con il passare del tempo il teleutente medio si abituerà a vedere ciò che gli viene propinato, e, poiché l’uomo è tendenzialmente un animale curioso, si appassionerà tanto alla programmazione giornaliera della rete (non solo quella di un canale, tutta la rete in generale, in chiaro, con il canone o pay per view che sia) che non potrà farne a meno, e si sorbirà pure le ipnotiche pubblicità mandate in serie ad intervalli regolari, nella maniera più mnemonica possibile. Ed il mondo di internet, per quanto la libertà informatica garantisca pregi oltre che difetti, non è molto diverso.
La televisione è l’oppio dei popoli industrializzati che vivono nell’era del consumismo, e sono soprattutto quelli del cosiddetto “primo mondo” che ne fanno quotidianamente uso e abuso, andando regolarmente in overdose… ma questa è un’overdose che non uccide di colpo, ma che si sviluppa lentamente, ma incessantemente, dentro di noi, come un cancro telematico resistente a qualsiasi tipo di chemio terapia conosciuta.
Ma, tornando alla coscienza, sia storica che civica, a chi conviene evitare che si sviluppi un popolo cosciente?
Paradossalmente, a chi la coscienza storica ce l’ha ben radicata in sé, e che quindi sa come gestire ogni particolare della vita altrui oltre che della propria… a chi dalla sua conoscenza trae profitto personale e non globale… a chi mira al potere o al portafogli (e l’uno non esclude l’altro)… insomma, praticamente chiunque sta un gradino sopra la media per “importanza” politico-finanziaria.
“Homo homini lupus” è un concetto ormai superato, ai giorni nostri la sopravvivenza del più “forte” prevede non più l’abbattimento, quanto lo sfruttamento del più “debole”.
Chi ha una “posizione privilegiata” e non se ne approfitta non è un bravo cittadino, no, lui è un santo.
Ma in Italia, nell’Italia di poeti, santi e navigatori, di santi se ne trovano meno che idraulici a ferragosto… e anche quegli idraulici comunque andrebbero santificati subito!
Scherzi a parte, in queste condizioni anche ad una iena come me passa spesso la voglia di sorridere…
…cordialmente Vostro, la iena…
sabato 23 agosto 2008
Dalla Cina la via della saggezza secondo Lao Tzu

Nulla al mondo è più molle e più debole dell'acqua
eppur nell'abradere ciò che è duro e forte
nessuno riesce a superarla,
nell'uso nulla può cambiarla.
La debolezza vince la forza,
la mollezza vince la durezza:
al mondo non v'è nessuno che non lo sappia,
ma nessuno v'è che sia capace di attuarlo.
Per questo il santo dice:
chi prende su di sé le sozzure del regno
è signore dell'altare della terra e dei grani,
chi prende su di sé i mali del regno
è sovrano del mondo.
Un detto esatto che appare contraddittorio.
martedì 19 agosto 2008
La soluzione italiana a tutti i problemi
Delle due, una: O codesti illustri signori dormivano quando telegiornali e quotidiani denunciavano il fatto che, alla fine del processo di raccolta, carta vetro e plastica ritornavano tutti insieme, rendendo inutile il lavoro di differenziazione dei cittadini, oppure erano i media che non dicevano la verità. A voi la scelta.
La linea adottata dal comune di Napoli evidenzia numerosi punti di contatto con altre vicende italiane. Ad esempio il balzo agli onori della cronaca delle morti sul lavoro, un problema che molti, sempre e comunque a parole, hanno proposto di risolvere inasprendo le leggi sulla sicurezza nelle fabbriche. Non ci vuole un genio, ma semplicemente un individuo che abbia una mente sufficientemente legata alla realtà, per capire che se le attuali leggi sulla sicurezza non vengono rispettate, non verrano rispettate neanche dei provvedimenti più duri, che magari implicano dei costi maggiori per gli imprenditori. Come a Napoli, così anche per le morti bianche, si è optato per la classica "soluzione all'italiana", ossia dei procedimenti rattoppati, burocratici che, anzichè risolvere alla base i malfunzionamenti, si limitano a punire più aspramente chi continuerà a commettere infrazioni. Non risolvere i problemi, ma soltanto punire chi trasgredisce. Giusto, certo. Ma intanto il danno sarà già stato fatto.
sabato 16 agosto 2008
Perchè si festeggia il "ferragosto"?
martedì 12 agosto 2008
Messaggi subliminali: esistono veramente?
Come dunque (non)comportarsi
P.S. Mi trovo costretto a correggermi. Non a smentirmi, ma a corregermi sì. Guardate questo video, tratto da youtube, che si riferisce al telegiornale della Fox, noto emittente televisivo statunitense...Oh, ma quello che si scorge in una (neanche tanto breve) sequenza di fotogrammi io lo ho già visto...
domenica 10 agosto 2008
RUSSIA vs GEORGIA
Ovviamente la questione non è affatto così semplice, si tratta di strategie e dinamiche politico-socio-economiche molto complesse, e purtroppo le vittime reali passano solo in secondo piano...
Però dal punto di vista umano, CIVILE della contesa è doveroso analizzare in primo luogo quello che materialmente sta capitando prima di ciò che politicamente sta cambiando.
Come al solito mi sono andato a documentare su "repubblica.it", e l'articolo è tanto valido che, nuovamente, ve lo ripropongo per intero...
Medvedev: stiamo conducendo un'operazione per "costringere i georgiani alla pace"
La replica: "Stato di guerra. La Russia attacca la popolazione civile"
TBILISI (Georgia) - Il Caucaso è di nuovo in fiamme. Il conflitto tra Georgia e Russia nella regione separatista dell'Ossezia del Sud si è allargato oggi all'altra provincia ribelle, l'Abkhazia. E Mosca ha sferrato un attacco sul territorio georgiano: bombardati più volte Gori e il porto di Poti. All'alba i caccia russi hanno puntato verso la capitale Tbilisi e sono finiti nel mirino della contraerea che ne ha abbattuti due. Secondo il ministro degli Esteri georgiano il numero delle vittime è salito a 150, di cui 40 civili. Un'escalation, iniziata con il blitz georgiano di ieri a Tskhinvali, la capitale della repubblica secessionista dell'Ossezia del Sud. Il presidente americano George W. Bush, da Pechino, si è detto profondamente "preoccupato" per la situazione e bollando "sproporzionata la reazione russa" ha chiesto l'immediata cessazione dei bombardamenti russi. Intanto Vladimir Putin è arrivato in Ossezia del Nord. E in tv ha chiesto alla Georgia di "fermare l'aggressione e il genocidio", definendo l'azione militare russa "fondata, legittima e necessaria". Per poi aggiungere: "L'entrata della Georgia nella Nato è solo il tentativo di associare altri Paesi alle lotte sanguinarie di Tbilisi".
Olimpiadi: la squadra resta.
"Sessanta vittime a Gori"
La città natale di Josif Stalin, al confine amministrativo con l'Ossezia del Sud, è stata colpita dai bombardamenti russi. Subito dopo l'attacco, la popolazione ha cercato di fuggire in massa, con ogni mezzo di trasporto possibile. Secondo l'agenzia russa Interfax, solo a Gori le vittime civili dei raid aerei sarebbero una ventina, decine i feriti. Fonti ufficiali georgiane riferiscono alla Bbc che sarebbero almeno sessanta i morti. Un'offensiva di Mosca ha distrutto le infrastrutture di Poti, il più grande porto della Georgia sul Mar Nero. La flotta navale russa presente di stanza a Sebastopoli, in Crimea, è stata reindirizzata verso l'Abkhazia. Un altro tentativo di distruggere l'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceya non è andato a segno. L'Azerbaigian ha sospeso le sue esportazioni di petrolio attraverso i porti georgiani di Batumi e Kulevi.
Conflitto esteso all'Abkhazia
''La Federazione Russa ha lanciato un'operazione militare su larga scala contro la popolazione civile nella gola di Kodori", afferma un comunicato del governo di Tibilisi. Secondo Interfax, aerei militari russi (altre fonti dicono l'aviazione abkhaza) avrebbero bombardato la zona, sotto controllo georgiano, al confine amministrativo con l'Abkhazia. Qui sono dislocate forze di Tibilisi. I veterani abkhazi insistono sul concreto rischio di un attacco nemico e chiamano alla mobilitazione generale. L'Abkhazia è l'altra repubblica georgiana ribelle che ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza nei primi anni '90, dopo una guerra di secessione contro Tbilisi. Nel pomeriggio, Saakashvili ha comunicato che gli attacchi sono stati respinti.
Guerra di numeri e propaganda
Fonti russe e georgiane sostengono di avere sotto controllo la capitale sudosseta Tskhinvali. Di certo c'è che si combatte ancora. Una cinquantina di giornalisti stranieri ha firmato una lettera per chiedere alla comunità internazionale di aprire un corridoio umanitario e ha denunciato la mancanza di viveri, energia elettrica e acqua potabile. E anche sul numero di vittime si affrontano le macchine della propaganda. L'ambasciatore russo a Tibilisi denuncia "oltre 2mila vittime tra i civili". Cifre contestate dai georgiani, che accusano i russi di essere responsabili dei danni maggiori. Saaakashvili ha definito le affermazioni di Mosca "menzogne grossolane, è una campagna di disinformazione in pieno stile sovietico". "Non c'è quasi nessun civile morto - ha aggiunto - ma Tskhinvali è distrutta come conseguenza dei bombardamenti russi". Durante il suo intervento nella città di Vladikavkaz, nell'Ossezia del Nord, Putin ha implicitamente smentito le fonti dei separatisti, parlando di "decine di morti" e "centinaia di feriti".
"Non siamo in guerra con la Georgia"
Per il presidente russo Dimitri Medvedev le forze di Mosca stanno conducendo un'operazione militare per "costringere la parte georgiana alla pace". La Russia, ha affermato il vicecapo di stato maggiore Anatoli Nogovitsin, "non è in stato di guerra con la Georgia". "Tutti i reparti della 58.ma armata arrivati a Tskhinvali sono andati a prestare aiuto a un battaglione russo di peacekeeping, che ha riportato gravi perdite a causa delle sparatorie georgiane". Il vicepremier Sergei Sobyanin ha denunciato anche la "catastrofe umanitaria": 30mila profughi diretti dall'Ossezia del Sud alla Russia. Diplomazia ferma. Sul fronte diplomatico, è stallo. Convocata una terza riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza a New York, dopo che per due volte in 24 ore, i Paesi membri non hanno raggiunto un accordo sul cessate il fuoco. I Paesi baltici membri dell'Ue - Lettonia, Lituania, Estonia - insieme alla Polonia, hanno invocato una presa di posizione forte di Bruxelles e della Nato, contro la politica ''imperialista'' della Russia. Chi non usa mezzi termini è il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt: "Le argomentazioni di Mosca ricordano quelle di Hitler". Ma l'Unione Europea tiene una posizione più cauta: "Entrambi i Paesi devono ritornare alle loro posizioni precedenti", recita una nota della presidenza di turno francese. Sarkozy ha annunciato che manderà in missione il ministro degli Esteri Kouchner. Nella regione arriverà a breve una delegazione della Ue e dell'Osce e Bruxelles sollecita Mosca ad accettare la proposta di cessate il fuoco georgiana.
Usa: "Dalla Russia risposta sproporzionata"
Ma il tentativo di far tacere le armi passa lontano dal Palazzo di Vetro. Bush ha fatto sapere di aver parlato telefonicamente oggi sia con il presidente russo Medvedev che con quello georgiano Saakhasvili, mentre a chiedere un cessate il fuoco è oggi anche una nota del ministero degli Esteri di Pechino. In serata gli Usa hanno rinnovato l'invito alla Russia a interrompere le ostilità e hanno definito la reazione di Mosca "sproporzionata".
(9 agosto 2008)
...E il mio sorriso scarseggia sempre di più...
sabato 9 agosto 2008
Le Olimpiadi 2008 di Pechino: ho visto cose che neanche il punitore...
Non tutti sanno che nell'antica grecia, quando sono nate le Olimpiadi, tutte le poleis greche interrompevano qualsiasi conflitto per partecipare riunite nella città città di Olimpia a questi giochi panellenici considerati sacri.
Con il tempo lo sport è diventato un hobby, a quei tempi era uno stile di vita.
Si dice che solo attraverso il gioco esca fuori la vera personalità dell'uomo, e allora mi piace credere che momenti di correttezza e sportività come quello offerto ieri dal pubblico sugli spalti dello stadio olimpico di Pechino rispecchino la vera personalità umana, avulsa da questioni politiche e da qualsivoglia rivalità economica o sociale.
Ma in questi momenti in cui mi illudo, sento di un attacco sferrato nella notte fra l'altro ieri e ieri dalla Russia nei confronti della Georgia.
Allora oggi (ieri notte era già l'una di notte quando l'ho saputo, e i miei non mi permettevano di accendere il computer, pena il linciaggio) sono andato su "repubblica.it", e ho letto anche un altro po' di notizie che mi hanno definitivamente tolto il sorriso che avevo acquistato con la sfilata delle rappresentative nazionali olimpiche di ieri sera.
Secondo quanto reso noto dall'agenzia Nuova Cina si tratta di Tang Yongming, un uomo di 47 anni proveniente dalla città di Hangzhou, nella provincia orientale di Zhejiang. Le motivazioni del gesto non sono ancora note. Secondo l'Afp, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, in visita a Pechino, è stato informato e ha espresso solidarietà "ai famigliari delle vittime".
(Pechino, 09 agosto 2008, 13:09)
Sul viso della iena è nuovamente scomparso il sorriso...
venerdì 8 agosto 2008
Le Olimpiadi 2008 di Pechino: ho visto cose che voi umani...
Il pubblico cinese mi ha esaltato. Mai visto niente di più "politically correct". Pioggie di applausi soprattutto per le nazioni con le situazioni politico-sociali più problematiche, come a dire "Ehi, anche noi abbiamo sperimentato la povertà, il disordine civile, l'instabilità, vi capiamo". Ma la sorpresa più grande è stata la tanto attesa sfilata degli Stati Uniti: anche in quel caso pubblico in festa e politicamente corretto.
Tutto ciò mi porta a una breve e conclusiva riflessione sulla vera natura di queste Olimpiadi. Si tratta di una manifestazione che (forse per le sue origini, forse per i valori che è riuscita a mantenere nel tempo, a dispetto dell'evoluzione globale) al di sopra di qualsiasi logica economica e politica. Chi ha avuto la fortuna (sì, la considero una fortuna, perchè la gioia che mi ha trasmesso è indicibile!) di guardare la cerimonia avrà notato che nello stesso stadio sono stati per una sera accanto nazioni tra di loro in conflitto, nazioni povere, e potenti, ma anche rivali storici. Tutti insieme. Consideri questo chi non avesse capito o travisato lo spirito di questa (come di ognuna) Olimpiade.
A proposito di Gandhi...
"Scopri l'amore..."

regalalo a chi non l'ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole:
mettilo nel cuore della notte.
Scopri una sorgente:
fa' bagnare chi è prostrato nella polvere.
Cogli una lacrima:
posala sul volto di chi non ha mai pianto.
Prendi il coraggio:
mettilo nell'animo di chi non sa lottare.
Vivi la vita:
raccontala a chi non sa capirla.
Apriti alla speranza:
vivi alla sua luce.
Prendi la bontà:
donala a chi non sa donare.
Scopri l'amore:
fallo crescere nella terra"
(Mahatma Ghandi)
mercoledì 6 agosto 2008
Riflessioni
In potenza tutto è utile, in atto a volte l’utilità si perde semplicemente perché non viene compresa.
Ho trovato uno di questi test spunto di piccole riflessioni che vorrei condividere con Voi.
«A volte si piange – risposi io – solo perché non si ha la forza di ridere»
la iena

giovedì 31 luglio 2008
Sono italiani i turisti più maleducati?
Conclusioni:
1) Forse è vero che abbiamo davanti agli occhi i vizi degli altri, mentre i nostri ci stanno dietro.
2) Chiunque pretenda (compreso me) di partire dalla propria esperienza, per poi trovare una legge universalmente valida sui comportamenti degli uomini, compie un grosso errore.
3)In ogni caso, se siete in Inghilterra fate attenzione agli altri passanti.
lunedì 28 luglio 2008
Pensieri


Maximilien Robespierre